Le mani di Concetta: una storia di dedizione e tradizione nella lavorazione delle acciughe

C’è un segreto che rende unici i prodotti di Pesce Azzurro. Non si trova scritto nelle etichette, né lo si può racchiudere in una formula: è fatto di mani, gesti tramandati e storie di vita. È fatto di persone come Concetta, che da più di quarant’anni è parte dell’anima dell’azienda, una delle prime donne a entrare nel laboratorio di lavorazione delle acciughe negli anni ’80.
Concetta arrivò a Pesce Azzurro giovanissima, appena ventenne. Veniva da una famiglia umile, cresciuta tra l’odore del mare e quello del pane appena sfornato. Aveva mani veloci e occhi attenti, e imparò presto l’arte della filettatura, della salatura precisa, del confezionamento paziente. Non c’erano macchine allora a sostituire il sapere, solo donne che si passavano il mestiere da una generazione all’altra, e Concetta ascoltava, osservava, faceva sua ogni sfumatura.
Oggi è una delle più esperte, e ogni mattina, con il grembiule bianco e i capelli raccolti, guida le nuove lavoratrici con lo stesso rispetto con cui fu accolta lei tanti anni fa. Dice spesso che ogni acciuga ha una sua forma, un suo modo di aprirsi, e che chi lavora in Pesce Azzurro deve imparare a trattare il pesce “come si farebbe con qualcosa che ami”.
Concetta non ha mai lasciato Cefalù, e in fondo non ha mai lasciato il mare. Lo sente nelle cassette appena arrivate, nel profumo salmastro che riempie i locali, nel silenzio assorto del laboratorio, dove si lavora a testa bassa, con cura e rispetto. Ma più di tutto, Concetta è la voce di un sapere che non si legge nei manuali ma si trasmette da cuore a cuore, da mano a mano.
In un mondo che corre verso l’automatizzazione, la storia di Concetta è un promemoria silenzioso ma potente: le persone sono il primo ingrediente di ogni prodotto autentico. Pesce Azzurro non è solo una linea di conserve ittiche: è una comunità fatta di uomini e donne che mettono passione e dignità in ogni gesto, ogni giorno. Concetta ne è il simbolo vivente, e con lei tutte le lavoratrici e i lavoratori che fanno grande l’azienda, dietro le quinte ma al centro di ogni successo.
Perché dietro ogni filetto che arriva sulle tavole, c’è una storia. E quella storia ha un nome, un volto, un gesto antico che si rinnova. Come quello di Concetta.